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  • in risposta a: Primario Cassegrain RC 300 #5369
    AvatarGiulio Tiberini
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      La trovo una buonissima idea:
      Certamente le testimonianze sull’andamento della regolarizzazione e scomparsa delle bolle, è estremamente interessante, perchè chi lavora uno specchio, quando arriva a quel punto iniziale ma importante della sua fatica, si domanda molto spesso quanto tempo ci vuole per vedere un risultato che sia confortante sulla buona qualità dei propri sforzi.

      in risposta a: Primario Cassegrain RC 300 #5367
      AvatarGiulio Tiberini
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        Bella superficie!.
        Hai ancora la bolla centrale (differenza di curvatura fra specchio e utensile) , o l’hai eliminata con la grana 120?

        in risposta a: Primario Cassegrain RC 300 #5347
        AvatarGiulio Tiberini
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          Effettivamente così avrebbe un senso. Viste anche le infinitesime differenze che al lato pratico si presenterebbero come deviazione dalla parabola.
          Grazie Massimo. vedo un po’ più di luce! ;-)

          in risposta a: Primario Cassegrain RC 300 #5340
          AvatarGiulio Tiberini
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            …..scavati 2,2 mm complessivi con la cordale a grana 80, con 45 seccate.

            Mooolto interessante (e presumo “atletico”..).

            Sull’argomento mi faccio molte domande tecniche, cercando risposte adeguate. Una delle quali è: Quale sia l’importanza della “costante di deformazione b” nel foglio o nel programma di valutazione dei test di Foucault.
            Il testo del Texereau a tal proposito è interessante, ma non vedo il nesso che il mio povero unico neurone vorrebbe trovare.
            Spiego meglio il mio dramma attuale: Se in Foucault io ho una parabola di riferimento che risponde alla formula Hm^2/R; A quale formula dovrà corrispondere una iperbole di riferimento?

            (..Magari è pure una cosa semplice…Ma la mia “ignoranza parla sempre ad alta voce” , e quindi mi impedisce di concentrarmi in modo utile, suggerendomi nuove perplessità :unsure: ).

            in risposta a: Primario Cassegrain RC 300 #5337
            AvatarGiulio Tiberini
            Moderatore
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              Massimo sei proprio partito deciso!!
              Beh, chi ben comincia…finisce meglio ( :whistle: perchè l’opera in questo caso non è così breve).

              Io conosco solo molto superficialmente le varianti Cassegrain; Ritchey Chretien; Dall Kirkham e Pressman Camichel, per aver letto qualcosa qua e là.
              Vuol dire che il tuo lavoro sarà un buon motivo per approfondire l’argomento…E io mio “tifo” è assicurato :yes:

              L’unica cosa che ricordo raccomandata è la foratura del primario prima della sua favorazione, se non si pensa ad un fuoco deviato da un terziario.

              in risposta a: Buon Natale #5335
              AvatarGiulio Tiberini
              Moderatore
                • Offline

                Dopo una capodanno (naturalmente…e come per me da tradizione) in camper, con pochi amici , io e “l’altra metà del mio cielo”, in un primo tempo a Venezia (ovvero Punta Sabbioni, per vedere a che punto è il “Mòse”, ma anche per ché meno incasinata del Tronchetto) e qualche giorno al sole fra Trieste, Fiume e la storica baia della “beffa” di Buccari..RIEMERGO con considerazioni impeditemi in precedenza, complice Babbo Natale e il mio nuovo smartphone (…ma la causa onestamente certa è la dura prova della lentissima compatibilità fra le nuovissime tecnologie ed il mio unico neurone superstite..che lunedì prossimo alle ore 18, compirà per mia fortuna i suoi 24120 giorni di vita).

                Vedo con piacere che la “Ciurma” di questa nave di “grattatori”, va via via lentamente aumentando. Aumenta cioè nel modo con cui solo le persone di senno si muovono. E ne sono contento.
                Sono contento di aver a che fare con Voi tutti, vecchi e nuovi, e credo che la nostra attività di “nicchia” a poco a poco si arricchirà di altri autorevoli nuovi contributi di gente sperimentatrice come noi, che ora è ancora “la fuori”; e che compatibilmente con le proprie attività…. (e lo dico essendo fin-ora io, il privilegiato NONNO della situazione, poichè dal 2007 “anagraficamente” libero da impegni di lavoro retribuito), “sperimenta in proprio condividendo, e con questo, facendo un lavoro di gruppo utile a tutti coloro che hanno un buon “orecchio per intendere” ed un poco di coraggio per tentare.
                Quindi:
                Auguro a tutti voi, miei simili, un Buon 2015 !!

                in risposta a: Ciao a tutti #5276
                AvatarGiulio Tiberini
                Moderatore
                  • Offline

                  Complimenti EnricoR perchè è un bellissimo lavoro fatto in modo professionale!

                  He he (…ahimè…cosa vuol dire l’anzianità!!) :scratch: Il problema del rumore di rotolamento mi fa venire in mente una delle “n” rogne “sindacali” che avevo dovuto risolvere nei miei anni “operativi”. Quella volta, per una tavola rotante di una macchina sbobinatrice.
                  Nel mio caso il rumore (arrivava la fischio) era dovuto al quintale di peso della matassa, e al fatto che il diametro intermedio in cui avevamo piazzato i cuscinetti era sfavorevole.
                  Infatti un diametro “non massimo” favorisce, oltre all’attrito volvente, anche un certo sfregamento differenziale dovuto al rotolamento con velocità periferica diversa fra i due lati interno ed esterno della pista di rotolamento del cuscinetto.
                  Ricordo che anche noi avevano piantato un anello di rilsan (ertalon o nylon 6) sui cuscinetti, ma non durava molto a causa di quella differenza di rotolamento che forzando in modo casuale un po’ qua e un po’ la, finiva per simulare il movimento della mano che alla fine riesce a sfilare l’anello.

                  So che avevo risolto sostituendo i cuscinetti con tre “rotelle (rulli di guida) “parenti strette” di queste: http://www.industrialwheels.com/it/printhopan-ruoli-di-guida-fascia-centro-della-ruo.html Che sono silenziose, stabili e anti-usura come le ruote di un muletto ricoperte in poliuretano (vulkollan) con durezza di 90 o 92 Shore (durissime).

                  L’alternativa odierna per lavori non così pesanti, potrebbe anche essere l’uso di ruote in poliuretano ricambio per “rollerblades” e simili, che hanno portata sufficiente e diversi gradi di durezza a seconda del tipo di sport, oltre che tre diverse sezioni del “battistrada” (piatto; semicechio o ellisse)

                  in risposta a: Buon Natale #5271
                  AvatarGiulio Tiberini
                  Moderatore
                    • Offline

                    Ciao Ragazzi. Buon Natale a tutti voi.
                    Massimo hai scritto un augurio che è riduttivo dire bellissimo !! :yes:

                    in risposta a: Ciao a tutti #5165
                    AvatarGiulio Tiberini
                    Moderatore
                      • Offline

                      Mooolto interessante !
                      Grazie Mirco.
                      Non ne conoscevo l’esistenza. Provo a giocarci!

                      in risposta a: Ciao a tutti #5159
                      AvatarGiulio Tiberini
                      Moderatore
                        • Offline

                        Tornando all’intrigante piano rotante e al fixed post che lo farebbe diventare una utile macchina, vorrei riprendere un momento il ragionamento sul fatto che secondo Gordon l’utensile deve debordare dallo specchio di 2,5” (che è il 13%), mentre in un altro testo trovato in rete si legge che il debordo è consigliato del 15% del diametro utensile. Valore che in questo caso sarebbe 63mm, e che esagerando si genererebbe un bordo ribattuto, mi domando chi avrà ragione? Lo si scoprirà solo provando.

                        Del motivo per cui l’esagerazione nel debordo oltre il 2,5% condurrebbe al bordo ribattuto, non ho speigazione, ma in un altro passo, c’è l’affermazione che con quel tipo di debordo, il contatto fra utensile e specchio avverrebbe su una circonferenza dell’utensile pari al 70% del suo diametro, che pertanto arriverebbe ad abradere appena prima del bordo dello specchio, senza creare bordo ribattuto.

                        Da questa coppia di affermazioni il mio unico neurone sbatacchiando qua e là mi suggerirebbe una cosa che potrebbe anche essere una corbelleria, ma che vi sottopongo ugualmente:

                        SE debordando di più creo bordo ribattuto, e se con quel debordo lavoro solo con la circonferenza parziale dell’utensile: Devo arguire che essendo le due superfici a contatto delle superfici curve (specchio utensile), in qualche modo il debordare più o meno parrebbe mettere in contatto la due superfici curve in circonferenze proporzionalmente più o meno grandi. In altre parole, il debordare equivarrebbe a “Alzare” o liberare dal contatto le due superfici da un certo punto in poi.

                        Sarà così??….Non lo so! E a suo tempo non avevo trovato altre informazioni, quindi oggi ne so ancora quanto allora.

                        in risposta a: Ciao a tutti #5156
                        AvatarGiulio Tiberini
                        Moderatore
                          • Offline

                          Quanto al breve pseudo-tutorial sull’uso di GUI PLOP, non mi ricordavo nemmeno più di averlo scritto!!! :cry: Sono proprio mal ridotto a materia grigia !!

                          in risposta a: Ciao a tutti #5154
                          AvatarGiulio Tiberini
                          Moderatore
                            • Offline

                            Ciao EnricoR

                            Mi interessa molto conoscere i dettagli della costruzione dei tuo piano rotante sia meccanici che elettrici. Ma credo che il mio interesse sia anche quello di tutti noi.

                            Ho seguito anch’io non poco l’idea, perché è semplice e funzionale, poi mi sono raffreddato un poco. Ma non è mai detta l’ultima parola.

                            La velocità che impiegano con la fixed post e il suo piano rotante è variabile da 20 giri al minuto con le grane iniziali, a 60 giri al minuto con le grane fini e finissime

                            Per l’utilizzo credo sia senz’altro utile vedere i molti filmati che ha postato su Youtube Gordon Waite.
                            Lui spiega anche molto bene quel che sta facendo, peccato che io faccio un poco fatica a seguirne il parlato più veloce.

                            i suoi filmati sono tutti interessanti ed in particolare lo è la sequenza dei suoi lavori per realizzare un 20″. Puoi cercarli googlando 20″ QUARZ TELESCOPE MIRROR GORDON WAITE.

                            Questi due sono i più attinenti al tuo attuale lavoro:

                            Che riguarda lucidatura grossolana con grane dalla 120 alla 320 in carborundum) , e poi


                            Che riguarda la lucidatura fine con pece e corindone dalla grana 400 (25 micron) 800 (12 micron) e poi 5, ed anche 3 ed anche 1 micron, che lui usa sullo specchio di durissimo quarzo perché sfrutta questa macchina, ma che nessuno usa nel lavoro manuale.

                            Guardando i suoi filmati , specie quelli in sequenza sulla realizzazione dello specchio in quarzo da 20” F4,5, ho imparato alcune cose che lui ha spiegato, e che vedo se riesco a trasmettere:

                            Gordon è una autorità nella costruzione di specchi con la macchina a palo fisso, il cui uso è interessante perché sfrutta la rotazione folle e differenziale fra lo specchio messo in rotazione dal motore, e l’utensile che è trascinato in rotazione indotta.

                            L’unica attenzione dice che, in fase di lucidatura, è lo stabilire l’esatto ed unico punto neutro di centro di rotazione dell’utensile, nella cui posizione esso non è in grado di generare nessun cambiamento del raggio di curvatura dello specchio.
                            (Nelle altre fasi di lavoro lo spostamento è utile che scavi, ma andando oltre un certo debordo si genererebbe il solito bordo ribattuto TDE)

                            Perchè quel punto neutro sia individuato ci sono due parametri proporzionali importanti che Gordon dice si debbono rispettare:
                            1) L’utensile delle esser di diametro pari al 75% di quello dello specchio.: Esempio: specchio diametro 560 (22”) mm = utensile diametro 420mm (16.5”).
                            2) E l’utensile deve debordare dallo specchio del 15% del suo diametro: Cioè l’utensile diametro 420mm deve debordare di 51mm.

                            Lui in un filmato in pratica mette l’utensile diametro 16.5” sopra lo specchio diametro 22” e con una mano controlla che i due bordi siano sovrapposti e a filo posteriore della tavola girevole;

                            Poi con un righello misura dal bordo anteriore tavola (verso il centro specchio), fino al bordo utensile, e trova 5”;
                            Quindi spinge in debordo posteriore l’utensile fino a che quella distanza anteriore diviene 7,5”, ottenendo in questo modo un debordo posteriore dell’utensile pari a quei 2,5” di spostamento.
                            In quel modo mette in condizioni di lavorare efficacemente la corona circolare dell’utensile che sta a circa il 70% del suo diametro….e parrebbe che da ciò derivi lo sweet point neutrale.
                            Lo dice ma non ne spiega il motivo, che forse sarà spiegato in un altro filmato nel quale quel discorso mi è sfuggito.

                            Lui dice che parte dalla grana 400 solo se la superficie ricavata dalla sgrossatura è assolutamente perfetta.
                            Altrimenti parte con grane più grosse, affermando che con la fixed post si lavora in grande velocità e pochi errori.

                            Gordon per affinare gli specchi usa abrasivi in corindone (ossido di alluminio) già guarniti della pece a partire dalle grane 400 (25 micron) 800 (12 micron); ed anche da 5 e da 3 micron che in Europa sono rari, (nel titolo del secondo filmato c’è scritto che riguarda abrasivi 5 e 1 micron, ma lui stesso nel dialogo spiega che in effetti parte dalla grana 400).
                            Il corindone è meno aggressivo del carborundum, e occorre più tempo per ottenere lo stesso risultato del carbo.
                            Ma lavorando a macchina, i ,fatto che bisogna lavorare di più non è faticoso.

                            Questi corindoni sono polveri bianche che vengono diluite in parecchia acqua e spruzzati molto liquidi sullo specchio in lavorazione per l’affinatura. Poi Gordon non si ferma a cambiare grana, ma prosegue asciugando con la carta mentre la macchina gira e spruzzando acqua semplice per poi ancora aciugare ed infine passare a spruzzare la grana successiva

                            Leggere anche questa pagina che spiega in altre parole più o meno le stesse cose:
                            http://www.jeffbaldwin.org/machine.htm

                            (…Ho :mail: scritto un’altra :unsure: omelia “urbi et orbi”!)

                            in risposta a: Ciao a tutti #4984
                            AvatarGiulio Tiberini
                            Moderatore
                              • Offline

                              Ciao EnricoR: Il tempo e la possibilità di eliminare quella riga, dipendono da quanto essa è profonda.
                              Ad esempio, Se la senti passandoci sopra un unghia, non la tiglierai, ma potrai solo ridurla di un poco.
                              Ma una riga non è un dramma e non comporta nessun difetto visibile allo specchio.

                              Il suggerimento può essere quello di verificare con una lente forte sullo smusso la presenza di piccole aree traslucide, segno che li c’è una penisola di vetro “sorda” che aspetta di far danno;

                              In quel caso può essere utile fissarla mettendoci sopra una gocciolina di colla Attack DEL TIPO PER VETRO, e massaggiando premendo ripetutamente col la punta di un dito riparato con cartoncino o teflon antiaderente per non incollare il dito, in modo che la colla penetri sotto la scaglia. Di solito funziona! E un tempo questo non era possibile.

                              in risposta a: Ciao a tutti #4876
                              AvatarGiulio Tiberini
                              Moderatore
                                • Offline

                                Attendiamo le tue valutazioni. Ma per la cura e l’attenzione che ci hai messo, ho l’impressione che andrà tutto (è il caso di dire)… liscio! :yes:

                                in risposta a: Ciao a tutti #4817
                                AvatarGiulio Tiberini
                                Moderatore
                                  • Offline

                                  Ciao a tutti!….Per il progetto un’idea di massima la ho, ma nulla di definitivo, per ora ho calcolato tramite plop il dimensionamento della cella a 9 punti flottanti (seguendo il tutorial di Giulio), e disegnato qualche particolare col cad.

                                  A quale tutorial ti riferisci?

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