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17 Luglio 2017 alle 1:20 #10032
Allora ragazzi, settimana prossima dovrebbe arrivarmi il blank di borosilicato Schott da 300mm con spessore 25mm che ho ordinato. Il blank non è lavorato, tranne per la parte posteriore che risulta essere già spianata. Contestualmente ho ordinato anche abrasivi ecc.
Dopo aver essermi fatto un’idea più precisa riguardo la focale da sviluppare, ho deciso che opterò per un F6 con focale quindi di 1800mm. Da un punto di vista strutturale vedrò se adottare la tecnica del low riding per abbassare l’oculare alla mia scarsa portata (170cm), ma questa è una cosa che con l’ottica primaria attualmente ha poco a che fare.
Secondo i miei calcoli dovrò scavare una freccia di 3,125mm ma ho parecchi dubbi sulla strada da percorrere per arrivarci.
Intanto gli abrasivi di cui dispongo sono:
Carborundum in grana 80, 180 e 320
Ossido alluminio Microgrit WCA 25my, 15my, 9my, 5my, 3my
Ossido di cerio (Cer-Skx)Ho letto e imparato dai vostri articoli tipologia e utilizzo dei vari tipi di passata e ho letto bene l’articolo riguardante la generazione della pronfodità ma vedo ancora tutto appannato
Quanto scendo con la grana 80? Quando passo alla 180? E con quella quanto scendo? E via cosi… Ho capito che in caso io arrivi alla profondità voluta prima di dover cambiare grana posso “temporeggiare” effettuando passate 1/3 COC invertendo utensile e specchio in maniera alternata fino al raggiungimento di una superficie uniforme ma non ho capito il quando.
Non volendo certo acquistare due blank per usarne uno come utensile dovrò crearmi un tool adatto ma anche qui ho visto una miriade di soluzioni, avete consigli in merito? Pensavo di creare il classico utensile visto in svariate guide, fatto cioè con mattonelline di ceramica ma non so valutare se ci siano metodi migliori o peggiori.
Vabbè, io partire son partito, speriamo di non perderci17 Luglio 2017 alle 3:33 #10033E ora… si inizia !
una premessa: se puoi chiedi se il blank in borosilicato è stato “ricotto” in forno a temperatura e raffreddamento lento e controllato. Senza questa procedura, per il blank provenienti dalle lastre “rolled” della Schott, non c’è garanzia di assenza di tensioni interne.Riguardo la profondità posso dirti come farei io, dato che anche in questo argomento esistono opinioni diverse:
IO scenderei fino a 3,1 mm con la 80, così mi levo subito il pensiero dello scavo e mi preoccupo poi dei piccoli aggiustamenti (qualche centesimo di mm), per lasciare la priorità alla regolarizzazione e finitura della superficie.Anche perchè l’ossido di alluminio che userai dopo il carborundum 320 ( è importante verificare sempre che sia a granulometria controllata ) pur rimanendo un materiale dalla durezza molto elevata è inefficace per aggiungere/togliere profondità , mentre va molto bene per la smerigliatura fine.
( quello più fine l’ho anche usato in lucidatura al posto del cerio con buoni risultati ).I suoi grani, se osservati al microscopio, sono all’inizio dotati di spigoli taglienti ma che si “arrotondano” con facilità dopo un breve utilizzo e ti accorgerai che rispetto al carburo di silicio va sostituito/rigenerato con più frequenza, proprio per questo motivo.
per l’utensile potresti anche usare un comune vetro calcio-sodico da 300/15 mm, dal costo basso , dalla facile reperibilità e con il vantaggio di lavorare fino alla fine con un utensile a pieno diametro.
17 Luglio 2017 alle 8:48 #10036Bene:L'”appannamento”è cosa normale nelle condizioni di ogni nuova attivitá intrapresa.
Telegraficamsnte rispondrei alle tue domandd così:
1) Con la pietra cote fai uno smusso a specchio e utensile che abbia una faccetta larga circa 3mm
2)Con la grana 80 inizi e arrivi alla freccia definitiva con le passate cordali
3) con le passate 1/3D regolarizzi lo scavo in modo che arrivi fino al bordo dello specchio, e dopo passi alla grana 180, sempre con le passate 1/3D.
4) Se ti dovesse succedere che superi la freccia…inverti semplicemente la posizione speccho/utensile e recuperi la sfera.17 Luglio 2017 alle 9:12 #10040l’utensile sarebbe meglio che fosse di vetro da 19mm .Oppure magari fatto con 2dischi spessi 15mm incollati con la epossidica (ma chiedi il prezzo perchè il vetraio credo te li faebbe pagare come il 20m, perchè per lui è doppio lavoro, e lo spessore è ininfluente sul suo lavoro).
17 Luglio 2017 alle 11:06 #10054Massimo il blank è di borofloat 33 ma non credo proprio sia ricotto. Il problema del vetro come utensile è che mi costa veramente tanto. Non ho nessuna intenzione di pagare 85 euro per un blank di calcio sodico da 19mm senza neanche i bordi lavorati. I prezzi che trovo sono quelli, nelle vetrerie della mia zona manco mi considerano per lavorazioni simili. Se sono vetrerie industriali non si confondono neppure per un disco da 30cm, se sono vetrerie comuni non lo hanno nemmeno e devono ordinarlo o te lo tagliano male e lo paghi comunque uno sproposito. Non è per i soldi in se ma mi scoccia proprio farmi fregare… Pagare un vetro calcio sodico quasi quanto un blank da 25mm di borosilicato mi sembra una truffa.
17 Luglio 2017 alle 12:06 #10057Beh, ma il “float” è un processo di lavorazione diverso dal “rolled”, credo che sia meno affetto da problemi di tensionamenti interni ( Mirco o Giulio potrebbero essere più precisi di me ) Il borofloat come composizione del vetro è identico al Supremax, differisce appunto per il processo produttivo, a “galleggiamento” per il borofloat, su rulli trasportatori per il supremax per spessori fino a 56 mm.
Si effettivamente quel prezzo mi sembra esagerato, c’è una azienda che tuttavia si trova a qualche centinaio di Km da te ( umbriavetro.it ), un calcio-sodico spessore 19 mm tagliato con Waterjet e smussato ai bordi lo porti via perlomeno alla metà ( almeno l’ultima volta che li ho sentiti lo scorso anno )
17 Luglio 2017 alle 12:20 #10059In questi gjorni sono in vacanza e faccio fatica a scriere con il maledetto cellulare e le mie dita grosse…..Infatti credevo di averti già inviato (ma ora ho visto che non è così) questo importante documento quasi tutorial sulla preparazione degli utensili in gesso con piasrtrelle ceramiche annegate nel gesso (… o in alternativa con dadi esagonali M12 o giù di li, annegati nel gesso, come si vede in un video di Gordon waite su youtube).
Putropoo è in francese, ma è moolto interessante!
17 Luglio 2017 alle 13:12 #10066Ottimo, ci do subito un’occhiata. Invece la pece che mi inviano è segnata come “Pitch 26°”, è corretta?
17 Luglio 2017 alle 22:34 #10086gradación 26 No Acompañado por una marca de fabricación no me dice mucho, porque es un poco alto (diciamo che potrebbe essere “estiva”) si se refiere a la temperatura de trabajo y debe alcanzar el terreno de juego por la suma de la temperatura. medio ambiente + quella derivante dall’attrito di lavoraz.
Por lo general, el rango de temperatura. di lavoro è vicina a quelle indicate dalla seguente immagine relativa alla pece nera di marca Gugolz
Io ad esempio lavorando d’inverno con temp ambiente di 20 grados, uso la Gugolz #55
Es una molestia, pero si la dureza del terreno de juego no demuestra addguata (que es demasiado suave que da demasiada sin trabajar; o demasiado duro, a saber, que funciona sin producir daños y la excavación a nivel local) se puede variar la.
20 Luglio 2017 alle 11:16 #1013820 Luglio 2017 alle 11:31 #10141Uh, WOW bellissimo…
5 Agosto 2019 alle 22:39 #11488Oggi 5/8/19 reso nuovamente visibili tutte le immagini a corredo di questa discussione (cambio indirizzo da postimg.cc a postimg.cc)
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