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4 Dicembre 2020 alle 13:18 #12065
Giusta osservazione Giulio
L’asimmetria che è possibile vedere tuttavia non dipende dalla superficie del vetro, infatti, ruotando comunque lo specchio la figura non cambia.
Le cause sono da ricercarsi nella “approssimazione” del tester, nel reticolo “largo” ed dal rapporto focale spinto.1- il reticolo non è perfettamente centrato e le linee hanno una larghezza “media” di 0,125 mm (reticolo fatto con stampante laser da ufficio su carta da lucido). Un test che evidenzia le centinaia di nanometri sarà influenzato anche dalle piccole asimmetrie del reticolo, in quanto le bande opposte al centro specchio non è detto che verranno a trovarsi in posizione perfettamente simmetrica.
2- la fotocamera in questo setup, si trovava di lato alla sorgente e non sopra come di solito uso fare. La distanza era di un paio di centimetri, quindi la fotocamera era ad un centimetro dall’asse ottico. In un F2.2 questa distanza è sufficiente a creare una asimmetria con il Ronchi.
come abbiamo sempre sostenuto, il Ronchi ed il suo setup non sono adeguati per verifiche nanometriche sulla superficie, servono altri strumenti.
In questo caso, la visione di insieme è sufficiente per verificare il buon andamento generale della lavorazione, mentre per il controllo della conica limitatamente al Ronchi, ci si può concentrare solo su di una banda in posizione mediana e confrontarla con la simulazione software, ma resterà sempre e comunque una valutazione legata all’impressione dell’osservatore.5 Dicembre 2020 alle 21:16 #12066Una larghezza media delle linee del reticolo di 0,125mm realizza un reticolo con quattro linee per millimetro, ed è già un buon risultato per un reticolo fai da te.
Due anni fa ne ordinai alcuni da 20 linee per pollice presso la casa editrice USA Willmann Bell, ma mi restituirono i soldi con la comunicazione che non li spedivano più, causa frequente perdita da parte dei servizi postali….Una scusa stupida come la signora proprietaria della ditta. Ma oggi capisco che la causa poteva ben essere quella che le ha fatto chiudere le attività.
Anche usassi un reticolo di frequenza doppia, ho idea che non ti migliorerebbe apprezzabilmente il lavoro
7 Febbraio 2021 alle 15:35 #12079Poco tempo da dedicare al grattamento , ed il lavoro procede a passi molto piccoli. Comunque siamo al punto da dover necessariamente iniziare a fare delle misure. Siamo appena oltre la costante conica di K=-0.7, quindi abbastanza vicini alla parabola. Nelle immagini del Ronchi si può vedere come la parte periferica rimane alta rispetto al centro, quindi occorrono delle misure che restituiscano l’entità di questa anomalia sulla forma parabolica prima che diventi difficilmente correggibile.
Avevo già rilevato la difficoltà della lavorazione del bordo/periferia, che sembra “resistere” allo scavo molto meglio del centro, lo avevo evidenziato qualche post fa… quello che c’è di nuovo sta nel fatto che l’utensile da 21 cm utilizzato finora, ha iniziato ad essere poco utilizzabile dalla costante conica di K-0.5 in poi.
Da quel momento infatti, le corse di approfondimento non davano più il risultato voluto, le anomalie sulla forma parabolica iniziavano ad essere sempre più presenti. La differenza tra i raggi di curvatura tra bordo e centro iniziava ad essere troppo elevata anche per un utensile al 30% del diametro. Fino a quel punto se l’era cavata egregiamente, ma poi l’ho dovuto sostituire con un sub-diametro ancora più piccolo. Al momento sto lavorando con utensile da 125 mm, che sembra “reggere” l’adattamento sia al centro che in periferia, ma tutto lascia pensare che gli ultimi ritocchi andranno fatti con utensili ancora inferiori o comunque, con diversi utensili ognuno dei quali adatto ad una determinata zona.
7 Febbraio 2021 alle 16:46 #12080Sono estremamanete contento di vedere i tuoi progressi – che tipi di passate fai con l’utensile da 125mm? Per curiosita’ quante ore pensi di aver profuso per passare da k-0.35 a k-0.7 ovvero da inizio Dicembre ad ora?
7 Febbraio 2021 alle 19:35 #12081Ciao Michele grazie ! ,
le corse con sub-diametro sono sempre le stesse, tangenziali lungo un settore circolare per la modifica locale del ROC , a W per il mantenimento/ripristino della forma parabolica, a Y per l’approfondimento del centro ed altre improbabili “tecniche personalizzate” che, a volte ( fortunatamente poche ) ci si inventa spinti dal desiderio di “sperimentare” nuove soluzioni che però, nella maggior parte dei casi, fanno più danni del problema, perciò eviterò di descriverlePer il tempo speso non ne ho la minima idea, non ho potuto in questo periodo lavorare lo specchio più di qualche ora a settimana e una parte l’ho dedicata al problema dell’utensile, cercando di capire quali siano i limiti di adattamento per un determinato sub-diametro in funzione dei diversi raggi di curvatura dello specchio e delle tecniche usate, in pratica di quanto si riesce a deformare la patina per mantenere il costante contatto con il vetro nelle diverse zone.
Quindi penso che la domanda possa trovare una risposta con un altro ragionamento:
-Con una buona sessione di una mezzora con ossido di cerio, se fatta bene, si riesce a scavare almeno 200 nanometri di vetro al centro specchio ( non su tutto lo specchio ovviamente ).
– Per un 600/F2.2 il passaggio da -0,35 a -0,7 nel valore di K prevede che nello specchio vengano asportati circa 2.5 centesimi di mm di vetro al centro, cioè 25000 nanometri.
-quindi, in teoria 62.5 ore ( 125 sessioni ) dovrebbero essere sufficienti , perciò posso capire che negli ultimi due mesi ho dedicato almeno 7.8 ore ( minuto più minuto meno ) a settimana al grattamento.9 Febbraio 2021 alle 12:06 #12082Grazie delle info Massimo – a mio aviso dovresti riprendere parte delle tue sessioni e metterle su YT o almeno qua sul sito. Non ci sono molti video in giro e ancora meno quelli che utilizzano la lavorazione manuale.
Poi se penso ad un diametro del genere I casi sono rari.
A proposito c’e’ una nuova intervista a Tom Otvos che ha completato il suo anche lui 350mm, spesso 12.5mm f/3
C’e’ anche un altro Gruppo olandese che ha fatto un 600mm a menisco da 18mm credo – completato e alluminato.
Buon lavoro siamo tutti con te!
9 Febbraio 2021 alle 16:00 #12083Si potrebbe fare, magari non proprio con riprese delle sessioni che, da sole, credo siano poco interessanti, forse meglio con l’esecuzione di qualche test. infatti tempo fa Mirco e Giulio avevano iniziato con la pubblicazione di video anche nel nostro canale Youtube.
La lavorazione manuale è l’unica che ti permette di gestire rapporti focali così spinti, non vedo come sia possibile lavorare un F2 a macchina a meno che non si utilizzino tecnologie robotizzate al di fuori della portata dei comuni mortali, che comunque riproducono la lavorazione manuale ed è sempre necessario l’intervento di un programmatore in real-time che sappia intervenire nel modo giusto al momento giusto.
le deformazioni e quindi la variazione dei ROC locali di una parabola/iperbole in queste focali assumono valori troppo elevati rispetto alla tolleranza richiesta di 65 nanometri, al di fuori delle possibilità di qualunque macchina intesa nel senso artigianale del termine, che rimangono comunque utilissime nella fase di sbozzatura, lucidatura e sfera.Riguardo ai lavori di Tom O , con tutto il rispetto e l’ammirazione per chiunque lavori su questi entusiasmanti progetti, lo trovo più interessato alla parte costruttiva e meccanica del progetto rispetto alla parte ottica, che è invece quella che a me personalmente interessa di più e spesso, per non dire sempre, non condivido le scelte “americane” di finalizzare questi specchi veloci con il Ronchi o le focali ultra-corte con Foucault, credo che difficilmente si potranno avere dei buoni risultati, ma magari mi sbaglio io e mi piacerebbe che qualcuno dimostrasse che i limiti propri e ben conosciuti di questi test siano in realtà “aggirabili” con qualche strategia particolare sconosciuta agli studiosi e ricercatori di ottica applicata di tutto il mondo.
Poi succede che il telescopio è bellissimo, costruito con soluzioni costruttive geniali ed innovative, si trasporta in una valigia e si assembla in 5 minuti, regge la collimazione per anni, l’alluminatura è perfetta e le ottiche vanno in temperatura in 30 secondi… peccato che però si vede ‘na ciofeca ! A quel punto come dare torto ai sostenitori del “questi specchi non si possono fare” ?
13 Febbraio 2021 alle 21:55 #12085Ok quindi adesso utilizzi il Ronchi fino ad un certo punto e poi finalizzi la figura con la caustica se non erro – giusto? Hia mai valutato di utilizzare un test interferometrico tipo Bath – anche se non sono sicuro che all’atto pratico si possa utilizzare per un rapporto cosi’ spinto.
Posso cheiderti di dare un’occhiata a questo video di uno start test del telescopio Otvos:
E’ un test valido per valitare l’ottica?
14 Febbraio 2021 alle 15:00 #12086Ciao Michele, qualunque misura è validante se, come sai meglio di me, si hanno ben chiari i limiti e le tolleranze dello strumento di misura utilizzato, quindi qualunque test è “buono” se valutato per quello che realmente può misurare. Ogni test ha un suo punto di forza e delle sue debolezze , conoscerle ed applicarle nel modo corretto è secondo me una buona strategia, confrontarle con i risultati di altre tipologie di test è ancora meglio…
Detto questo, non è nella filosofia del Grattavetro giudicare il lavoro di persone degne comunque di stima e ammirazione come Tom, in assenza di contraddittorio.
Abbiamo sicuramente opinioni diverse, com’è normale nella vita, personalmente ho già espresso le mie perplessità nell’utilizzo del Ronchi sulle focali corte e più in generale per la finalizzazione di un’ottica a riflessione perciò, giudicare con il rischio di strumentalizzare una pubblicazione del lavoro altrui per dare valore ad una mia tesi mi sembra abbastanza scorretto, specialmente se non si conoscono le condizioni ambientali e sperimentali del test stesso.Noi del Grattavetro ci siamo già “scontrati” su questa tematica con i grattavetro di oltreoceano sulle pagine di Cloudy_Nights ( rappresentati dal buon Lockwood ) mentre per noi c’era ( per fortuna) Giulio, il quale grazie alla sua preparazione e padronanza della lingua, rappresentava degnamente il pensiero di tutti noi che scriviamo su questo blog…
Siamo stati chiamati in causa, dopo la pubblicazione di alcuni nostri articoli che sono quindi letti anche dai guru americani, non siamo certo andati a cercarli noi e ne è seguito un dibattito molto acceso ed interessante… ed anche se, dopo una discreta “battaglia” è finita a “tarallucci e vino”, ognuno è rimasto pressoché sulle proprie posizioni.Quindi scusami Michele ma… come va lo specchio di Tom bisognerebbe chiederlo a lui, non a me… se poi un giorno Tom capiterà su queste pagine e fosse interessato ( per qualche strano motivo ) ad una mia opinione sul suo specchio, sarò ben felice di dargliela.
9 Novembre 2021 alle 2:45 #12313Dopo diverso tempo di pausa forzata, finalmente ho potuto riprendere la lavorazione, era ora !
Lo specchio ora è parabolico, cioè è stata raggiunta la costante conica K=-1. A questo punto la strada che separa dal raggiungimento dell’iperbole di progetto è veramente minima ( si fa per dire )Sembrerebbe anche una buona parabola ed è quasi un peccato doverla “rovinare”. Chiaramente ogni giudizio qualitativo non può essere fatto con certezza con il Ronchi che, come sappiamo, fornisce una panoramica sullo stato della superficie anche in relazione a difetti come rugosità, astigmatismo ed errori zonali ma, nulla ci dice sulla dimensione di ogni eventuale difetto riscontrato, come nulla può dirci sulla precisione effettiva della figura.
Oltretutto con il raggiungimento della parabola, la deformazione rispetto alla sfera di partenza ha raggiunto e superato il valore di 6 centesimi di millimetro al centro specchio. Scavare questa quantità di vetro con l’ossido di Cerio e manualmente, non lo auguro a nessuno :-), ma a parte la fatica fisica sono comparse altre problematiche, proprio in relazione all’utilizzo del Ronchi con una focale così spinta:
– la caustica di riflessione per un 600 f2.2 parabolico assume valori di diversi mm sul piano focale. Questo significa che a determinate distanze, in cui le zone centrali saranno in extra-focale mentre le periferiche ancora in intra-focale, la dimensione dello spot luminoso è superiore alla maggior parte degli obiettivi fotografici delle webcam e dei telefonini con i quali avevo finora fatto le immagini dei test di Ronchi. In partica non si riesce con questi dispositivi a vedere l’area dello specchio completamente illuminata dalla sorgente.
In “visuale”, cioè guardando attraverso il reticolo, si riesce ad eseguire il test normalmente, lo specchio è uniformemente illuminato da intra ad extra-focale di tutte le zone, ma con la mia solita webcam riesco solamente a visualizzare correttamente solo in prossimità del Roc della zona centrale.
Perciò ho provato con una fotocamera compatta, con la quale la situazione è migliorata sensibilmente, ma credo che ci sarà bisogno di una reflex per eseguire il test normalmente come in visuale.
Nel video si può vedere quanto descritto, cioè la corsa “utile” di offset con specchio completamente illuminato. Ho dovuto anche “improvvisare” un tester assemblando tutte le cianfrusaglie disponibili in taverna per avere uno pseudo-tester funzionale con una fotocamera-compatta
nell’immagine seguente, il massimo che si riesce a fare con questa fotocamera: siamo in prossimità del fuoco della zona centrale, oltre non si riesce ad andare senza iniziare a vedere le zone “cieche” non illuminate sulla superficie, proprio come all’inizio del video.
E’ comunque sufficiente per fare un raffronto con l’immagine generata dal software, quanto basta per capire a che punto siamo con la lavorazione.A presto con il tentativo “Reflex” per navigare con più efficacia tra i centri di curvatura delle varie zone.
Chiaramente da ora in poi sarà obbligatorio fare misure dirette sulla caustica, spero perciò di poter pubblicare presto i primi report quantitativi sullo specchio.10 Novembre 2021 alle 9:24 #12318Bellissima figura, e già questa mi pare una visualizzazione eccezionale! Complimenti Massimo!
13 Novembre 2021 alle 18:24 #12323Wow Massimo, bellissima immagine…La superficie sembra bella liscia e uniforme complimentoniiiii, stai facendo un gran bel lavoro
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